lunedì 28 gennaio 2008

FECONDAZIONE POCO ASSISTITA

di Stefania Torresani

Tutti abbiamo sentito parlare della Legge 40 del 2004… ma forse nemmeno sappiamo di cosa tratta, ecco appunto una breve sintesi di ciò che disciplina la Legge, cioè le legittime pratiche di procreazione assistita da affrontare in caso di sterilità di coppia in Italia:
- E’ stabilito che possono accedere alle tecniche di fecondazione assistita solo le coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, con entrambi i componenti viventi. E’ consentito il ricorso a tale pratica soltanto a persone affette da sterilità o infertilità non altrimenti rimovibile;
- E’ ammessa l'obiezione di coscienza per il personale medico;
- E’ proibita la fecondazione eterologa, cioè quella ottenuta con ovuli o seme non appartenenti alla coppia;
- E’ vietato il congelamento degli embrioni, ma non quello dei gameti (ovulo e spermatozoo), e impone che gli embrioni prodotti (fino a un massimo di 3) vengano impiantati contemporaneamente, anche se malati;
- E’ proibita la diagnosi preimpianto (possibilità di verificare la presenza di malattie genetiche negli embrioni e quindi di selezionare quelli sani) e la ricerca scientifica sugli embrioni.
Personalmente, dissento sugli ultimi tre punti.

- Per quanto riguarda la fecondazione eterologa, essa è stata vietata soprattutto perché più volte è stato paventato il rischio eugenetico di richiesta di seme e ovuli appartenuti a persone decedute da poter "riprodurre" in seguito, quando le tecnologie genetiche lo avessero consentito; tale rischio venne però sopravvalutato e palesemente strumentalizzato per poter ostacolare la ricerca. Quindi una coppia di cui un membro è sterile, invece che farsi aiutare da un donatore e far eseguire la fecondazione in provetta, sarà costretta al “più etico” tradimento consensuale (soprattutto se l’infertile è il maschio, per la femmina è più complicato...) o alla rinuncia all’avere un figlio naturale per lo meno a metà. L’unica soluzione, per quanto nobile, rimane l’adozione, anche se i dati statistici indicano la prima come scelta dai più attuata.

- Partendo dal presupposto che è provato che né il congelamento degli embrioni né l'unione in vitro di gameti in precedenza congelati aumentano il rischio di anomalie genetiche nel nascituro, si deve dire che congelare i gameti non è sicuramente una soluzione accettabile perché la tecnica di criocongelamento non garantisce attualmente la loro perfetta conservazione, mentre quella degli embrioni sì. C’è da dire che prima che il tutto fosse disciplinato dalla Legge 40, gli embrioni in surplus venivano congelati e poi, in caso di esito di impianto negativo, scongelati per impiantarli nel ciclo successivo alla stessa donna; questo per evitarle le pesanti cure ormonali prima di ogni impianto. La pratica era molto diffusa in quanto la probabilità di ottenere una gravidanza, per embrione impiantato, è intorno al 40% quindi molto spesso era necessario far più cicli… Da allora sono rimasti molti embrioni ancora congelati (tutti quelli in surplus che non sono poi stati impiantati) che hanno comunque una loro vita calcolabile in 5 anni e che quindi, non più utilizzabili, dopo tale tempo vengono soppressi. E allora se in ogni caso il loro destino è segnato da un inevitabile decadimento biologico perché non utilizzarli per scopo di ricerca? Dopo l’attuazione della Legge questo non è più stato possibile. E’da tutti condivisa l’opinione che questo divieto sia assurdo, in quanto gli embrioni vengono comunque a trovarsi in una situazione di “morte biologica” e quindi perché non “sacrificarli” allo scopo di ricerca piuttosto che gettarli via?? C’è da considerare, inoltre, che la ricerca sarebbe utile per salvare molte vite umane da inevitabili malattie, in un’infinità di campi applicabili che non è il caso di spiegare ora. Questa sarebbe l’ultima possibilità data all’Italia per avanzare nella ricerca per esempio delle cellule staminali o delle malattie genetiche perché quando tutti questi “vecchi” embrioni saranno inevitabilmente soppressi non ce ne saranno di “nuovi” (posto che dal 2004 non vengono più congelati). Da qui un’ulteriore “fuga dei cervelli” all’estero, dove queste pratiche non solo sono permesse ma anche incentivate grazie alla visione progressistica che hanno altri stati.

- Vietare la diagnosi preimpianto per molti è giustificato dal principio bioetico e morale che non è giusto selezionarsi il “figlio perfetto”, ma qui non si tratta di scegliere il colore degli occhi o dei capelli ma di garantire al futuro nascituro una buona qualità di vita, esentandolo dal dover essere portatore delle stesse malattie genetiche dei genitori, e soprattutto di non porre la coppia di fronte alla decisione di un aborto in caso si venga a scoprire che l’embrione impiantato non è sano. Che venga per lo meno garantita la diagnosi preimpianto per portare alla conoscenza i futuri genitori sul destino genetico di quel figlio; sarà poi loro libertà secondo coscienza decidere se sono in grado di garantire a un bambino che potrebbe essere affetto per esempio da talassemia o altre malattie del cromosoma X o sindrome di Down, ecc…, una vita dignitosa. Ricordiamoci che queste malattie sono gravemente invalidanti e conducono inevitabilmente a una morte precoce, senza contare che la tanto auspicata buona qualità di vita non è più garantita.

Allora è più etico:
1. Abortire dopo 3 mesi di gestazione quando si porta in grembo un feto con tutte le connotazioni di un bambino (questo in Italia è permesso)
2. Impiantare un embrione di poche migliaia di cellule sapendo che probabilmente sarà malato
3. far nascere per far morire un bambino talassemico
4. Non dare la possibilità ad un bambino sano (cui però non si può esaminare il corredo genomico) di poter vivere??? A voi la riflessione... certo è che in Italia ci sono due leggi per lo meno eticamente discordanti (quella sull’aborto e quella in questione).
A sostegno del divieto della diagnosi preimpianto sta il fatto che gli esami necessari per effettuarla comportano un aumento del rischio di mortalità per l'embrione, ma nessuno ricorda che anche l’amniocentesi (esame che rileva le stesse malattie della diagnosi preimpianto ma in epoca già di gestazione) dà un rischio di aborto spontaneo. Quindi ritornano le domande di prima: meglio rischiare di far morire delle cellule o un feto per esempio al 5°mese?

Per far fronte a questo dibattito nel 2005 si è tenuto un referendum articolato in 4 punti e proposto da Partito Radicale, Associazione Luca Coscioni, Democratici di sinistra, Socialisti democratici italiani, Rifondazione Comunista e singoli esponenti di vari partiti tra cui Gianfranco Fini, per abrogare alcuni punti della Legge 40 giudicata troppo restrittiva nelle tecniche utilizzabili. Si auspicava, tra le varie proposte, quello di ampliare la possibilità di fecondazione assistita anche alle coppie portatrici di malattie genetiche trasmissibili e di rivedere il numero massimo degli embrioni impiantabili. A sostegno della richiesta di referendum sta una vera e propria discriminazione: si permette a chi si "avvale" delle condizioni di regime detentivo 41-bis e non e' sterile, di poter accedere alla tecniche di procreazione assistita ( es: caso Cutolo) mentre lo si nega a chi non sterile si trova in stato di libertà e portatore di patologie virali o di patologie genetiche impedendo loro di accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, rischiando di trasmettere il virus o la patologia genetica o al partner o al nascituro.
A causa di un enorme ostruzionismo e di distorsione della corretta informazione da parte delle forze cattoliche e della maggior parte dello schieramento di destra, l’affluenza del 25,9% non ha però permesso il raggiungimento del quorum. Ecco le motivazioni: i cattolici, e in generale coloro che sono contrari alla pratica in questione, sono motivati dal fatto che la procreazione assistita non rispetta la vita umana fin dal suo principio, e considerano perciò l'embrione come una vera e propria "vita umana" i cui diritti dovrebbero essere considerati sullo stesso piano degli individui già nati e dotati di personalità giuridica a tutti gli effetti. Essi credono infatti che l'embrione debba essere tutelato in modo più severo e per questo ritengono indispensabile che ne venga limitata la produzione a non più di tre; non tengono in considerazione però il fatto della probabilità che si verifichi una gravidanza multipla su cui bisognerà prendere delle decisioni: non è quasi mai possibile che si porti a termine un parto trigemellare senza problemi per i nascituri. Sono fermi, inoltre, nel no al criocongelamento e nel no alla ricerca, non ammettono l'inserimento di un elemento estraneo alla coppia nel caso della fecondazione eterologa e sono contrari alla fecondazione post-mortem. I laici, per contro, considerano la fecondazione assistita una libera scelta; pertanto uno stato laico non dovrebbe basarsi sulle scelte morali di una parte della popolazione per imporre il divieto su una pratica. Essi asseriscono inoltre che sia assurdo equiparare i diritti dell'embrione a quelli della persona umana, impedendo la ricerca.
Il dibattito si è ulteriormente acceso in questi ultimi tempi in quanto ci è stata resa nota l'Ordinanza con la quale il Giudice del Tribunale di Firenze (dopo quello di Cagliari) impone al centro di fecondazione assistita Demetra di intervenire a favore di una coppia milanese con una grave malattia genetica, con un' analisi dell'embrione prima del suo impianto; ciò rappresenta di fatto il superamento delle linee guida della legge 40/04. A rafforzamento di questo avvenimento, il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di un gruppo di associazioni, annullando per eccesso di potere le linee guida sulla fecondazione medicalmente assistita della legge 40. In particolare boccia il divieto di diagnosi preimpianto e la predeterminazione del numero degli embrioni da ottenere e poi da impiantare in utero, non più di tre. La legge imponeva l'obbligo di trasferire gli embrioni prodotti con norme che non lasciavano alcuno spazio d’autonomia decisionale al medico e paziente, introducendo la diagnosi osservazionale al posto di quella preimpianto che è una cosa completamente diversa. Grazie ai giudici del Tar Lazio, la Corte Costituzionale dovrà vagliare nuovamente la costituzionalità della legge 40/04, e c’è da augurarsi che imponga la revisione di una legge che provoca danni diretti alla salute delle persone in nome di pretese ideologiche e fondamentaliste. E' una nuova speranza per tutte le coppie che non dovranno rinunciare ad un figlio per paura di trasmettere una grave malattia, quelle coppie che non hanno i soldi per l'estero, quelle coppie che rinunciano dopo vari tentavi in paesi stranieri, per la diminuzione degli aborti terapeutici da parte di donne che, in assenza di analisi preimpianto, avrebbero potuto scoprire lo stato di salute del feto soltanto a gravidanza avviata. Il ministro della Salute Livia Turco, si era impegnato a presentare a breve l'aggiornamento delle linee guida, comunque previsto dalla legge ogni tre anni, ma aspettando “il miracolo”, e alla luce degli ultimi avvenimenti politici, domani chissà quale tribunale deciderà, in attesa di un Parlamento che si decida a riformare la legge 40/04.

9 commenti:

Francesco ha detto...

Bellissimo articolo, complimenti. Sintetico ma completo. Su una cosa sola forse non è aggiornato (correggimi se sbaglio): il fatto che la ricerca necessiti degli embrioni criocongelati. Ho letto da qualche parte che ora si possono estrarre cellule staminali anche dal cordone ombelicale, eludendo i problemi etici di cui parli nell'articolo.

Anonimo ha detto...

Fate bene a ricordare questo problema, che non è "passato di moda" come sembra guardando i TG, perchè tante famiglie soffrono ancora a causa di una legge fondamentalista scritta a quattro mani col vaticano. Chi ha i soldi va in Spagna, gli altri si arrangiano!

Federico Zuliani ha detto...

Vedrete che tornerà in agenda...appena al Governo ci sarà il centrodestra, la sinistra la userà come bandiera, "scordandosi" di come sia stata motivo di litigio all'interno de L'Unione.

Anonimo ha detto...

Binetti for President! Vogliamo un nuovo partito col simbolo del cilicio!
Comunque non è una questione di destra o sinistra. Cosa ha fatto la sinistra per i diritti civili, di quello che aveva promesso? Il divorzio breve, i PACS, la revisione delle legge 40 che fine hanno fatto?

Anonimo ha detto...

Appunto...
Niente...
Agita strumentalmente queste questioni solo quando è all'opposizione per cercare di accapparrarsi voti...

Federico Zuliani ha detto...

...che è quello che in pratica volevo dire io...

Anonimo ha detto...

Sì francesco, si possono estrarre anche dal cordone ombelicale e per questo motivo sono anche sorte delle banche di donazione. Ma non solo, da recenti ricerche han scoperto che molto probabilmente possono essere usate anche cellule pluripotenti per esempio cutanee, poi sottoposte a ingegneria genetica per farle diventare quello che si vuol ottenere, ma non han dato molti risultati purtroppo..c'è ancora molto da fare, e serve tanta ricerca in merito..e tanto soldi da investire!! Non sono favorevole all'uso degli embrioni per scopo di ricerca, ma per lo meno utilizzare quelli che andrebbero gettati non sarebbe uno spreco!

Francesco ha detto...

Grazie della precisazione, anonimo. La tua posizione mi sembra equilibrata. Ti invito però, come faccio sempre, a firmarti con uno pseudonimo, così è più facile dibattere.

Anonimo ha detto...

l'anonimo sono io!! la stefy...quella ke ha scritto l'articolo x la precisione...mi sono scaordata di aggiungere il nome e siccome nn mi sono iscritta al blog nn ho un nickname...sai ke io di ste cose strainformatizzate nn me ne intendo...ehehe


_________________
Sondaggio:

_________________
Link:

Libertiamo
Ismael
LaVoceDelGongoro
Chicago-Blog
Zamax
Il bosco dei 100 acri
Freewheelin'
Massimo Messina
Sara Acireale
Calamity Jane
Robinik
Tocqueville
Libertari.org
Neolib
MenoStato
Istituto Bruno Leoni
Fondazione Einaudi
Lib
UpL
Partito Radicale
LiberoPensiero
G.O.I.
Orso von Hobantal
LibertyFirst
Psicologica-mente
G.M. Ruggiero
UsemLab
Phastidio
Il Pungolo
NoiseFromAmeriKa
MoteInGodsEye
ParoleDalMioMondo
Legno storto
L'Occidentale
Mises Institute
Magna Carta
A conservative mind
BrigantiLibertari
Abr
Giovani Liberali
Camelot Destra Ideale
Orizzonte Liberale
Jinzo
Epistemes
Arcana Intellego
Italia Laica
Lexi Amberson
GermanyNews
365 di L. Lomangino

_________________
Disclaimer:

I post presenti su questo sito sono pubblicati a titolo personale dai rispettivi autori e non rispecchiano necessariamente
le idee del
Movimento Arancione