lunedì 21 gennaio 2008

IL GIORNO DELLA MEMORIA

di Massimo Messina e Maria Rosaria Acireale

Il 27 gennaio sarà il Giorno della Memoria, istituito per volontà del Presidente della Repubblica Ciampi. È stato scelto questo giorno poiché la liberazione dei deportati ad Auschwitz avvenne in tale data, nel 1945, da parte dell’esercito sovietico. I versi della poesia Shemà introducono il libro "Se questo è un uomo" di Primo Levi. In questo libro ed in altri suoi scritti, Levi esprime con forza il dovere della testimonianza che, come ex deportato ad Auschwitz, sentiva con forza, e il dovere della memoria, che adesso è anche nostro. “Shemà”, in ebraico, significa “ascolta”, ed è parafrasi della preghiera più conosciuta della fede israelita, contenuta nella Bibbia (Deuteronomio 6,4-7). “Ascolta” nel senso di “devi ascoltare!”: abbiamo il dovere di ascoltare e ricordare. Coloro che vissero la tragica esperienza dei campi di sterminio fra pochi anni, per motivi anagrafici, non saranno più tra noi. Il Giorno della Memoria diviene sempre più un’occasione per impegnarsi affinché lo sterminio pianificato di un intero popolo non debba mai più ripetersi e per battersi con energia affinché ogni genocidio sia impedito. L’unicità dello sterminio degli ebrei (in ebraico Shoà) è un fatto, ma il Giorno della Memoria deve servire anche come monito affinché noi possiamo aprire gli occhi su tutti i genocidi contemporanei, e ci alziamo in piedi per batterci contro di essi. Bisogna battersi contro ogni tipo di razzismo e mai più gli esseri umani siano distinti in razze. Come affermava Albert Einstein, “esiste soltanto una razza, la razza umana”.
Nell’estate del 1942 i tedeschi decisero la “soluzione finale”, cioè lo sterminio sistematico dell’intero popolo ebraico. Oltre agli ebrei, furono deportati e sterminati i “diversi”: malati di mente, zingari, omosessuali, testimoni di Geova, criminali comuni e oppositori del regime (comunisti, so******ti, libertari e così via). Quanti si indignavano quando il vicino di casa, il collega, l’amico spariva dalla circolazione? Quando intere famiglie di ebrei erano evacuate dalle loro case, caricate su vagoni-bestiame e private di tutto ciò che possedevano? Quanti sentivano la propria coscienza ribellarsi? Forse la paura era più forte di qualsiasi altro sentimento?

Le responsabilità italiane

Non soltanto la Germania ebbe responsabilità del genocidio. L’Italia fascista fu il maggiore alleato del regime nazista ed ebbe grandi responsabilità per quanto riguarda il genocidio degli ebrei. Nel 1938 le “leggi per la difesa della razza” furono la manifestazione giuridica di una politica dichiaratamente antiebraica. In seguito a ciò gli insegnanti ebrei persero la cattedra, tutti i ragazzi giudei furono cacciati fuori dalla scuola pubblica, a molti commercianti fu bruciato il negozio. La rivista "La difesa della razza" di Interlandi e Giorgio Almirante, dal 1938, propagandò l’odio razziale e antisemita. Vi furono persone che si macchiarono della grandissima colpa di denunciare anonimamente intere famiglie di ebrei e farle deportare nei campi di sterminio. Ci chiediamo se tali responsabili hanno ripensato a tali fatti con sentimenti di ravvedimento.

I “giusti tra le nazioni”

Bisogna anche ricordare che vi furono alcune persone che aiutarono molti ebrei a salvarsi. Essi hanno ricevuto il titolo dallo Stato di Israele di “giusti tra le nazioni”. Uomini come Schindler, Palatucci e Perlasca dimostrarono al mondo che la dignità umana poteva ancora esistere, anche a
costo di pagare con la propria vita. Palatucci, infatti, morì in un campo di sterminio nazista, dopo aver salvato migliaia di ebrei da tale tragica sorte. Si dice giustamente di lui che amò il suo prossimo non come sé stesso, ma più di sé stesso. Bisogna augurarsi che mai più accada che l’uomo sia degradato e disprezzato come è accaduto con la Shoà e che la società futura porti pace e armonia fra tutti i popoli del mondo.

14 commenti:

Francesco ha detto...

Mi pare importante ricordare che i liberali stessero dalla parte della resitstenza, soprattutto dopo le ultime uscite di qualche visitatore comunista che ha cercato di insinuare che ci sia una qualche "simpatia" fra liberali e fascisti. Casomai, oserei dire che assomiglia di più al fascismo il comunismo che non il liberalismo. In fondo, come negare che il duce fosse un uomo della sinistra?

Anonimo ha detto...

E' gisto celebrare il giorno della Memoria.Gli orrori vanno denunciati.Anche quelli degli israeliani che affamano ilpopolo palestinese nella striscia di Gaza.

Anonimo ha detto...

I liberali crociani erano antifascisti, ma lo stesso Croce, insieme a molti altri liberali furono determinanti nell'appoggio al nascente regime fascista ed alcuni di loro divenirono ferventi fascisti durante tutto il ventennio (ad esempio Gentile, che ritenne che il fascismo fu il superamento del liberalismo). I liberali individualisti mai potrebbero simpatizzare per il fascismo, che, è vero, viene da sinistra.

E tu, anonimo, ti vergogni di firmarti quando affermi che gli israeliani "affamano il popolo palestinese"? Ho amici palestinesi che ridono di fronte ad affermazioni così stupide e (spero inconsapevolmente) cariche di violenza antigiudaica. Mi onoro sempre più di essere liberalsocialista e quindi antifascista così come so esserlo, da mezzo ebreo e mezzo fascista!

Francesco ha detto...

Sul fatto che Gentile e Croce fossero liberali ci sarebbe molto da contestare... Soprattutto il primo. Croce fu un liberale atipico, e non aderì mai al fascismo, ma coerentemente con il suo "idealismo" considerò il fascismo una manifestazione storico-politica necessaria.

Anonimo ha detto...

Dipende tutto da come definisci il liberalismo, ovviamente. Affermo, infatti, che i "liberali individualisti mai potrebbero simpatizzare per il fascismo", che, ribadisco anche se me ne duole da liberalsocialista, viene da sinistra e più specificamente dal massimalismo soreliano.

Anonimo ha detto...

Non c'è nessuna violenza antigiudaica nell'affermare di volere la pace in Medio Oriente. E chiedere agli israeliani di assumersi le proprie responsabilità.
nv

Federico Zuliani ha detto...

Invece Hamas responsabilità non ne ha, vero?! VERGOGNA!!!

Anonimo ha detto...

L'anonimo vuole continuare a restare tale. Evidentemente si vergogna di ciò che esprime e spero ciò lo porti a riconsiderare tali fesserie. Tutti, nessuno escluso, vogliono la pace ed in particolare nel Medio Oriente, ma se per "assumersi le proprie responsabilità" intendi che Israele debba decidere il suo stesso suicidio, convieni con me che una tale pace è pace nazista! E proprio tale tipo di pace credo che voglia Hamas, dalle sue stesse dichiarazioni, oltre che dal suo agire.

Anonimo ha detto...

Carissimo fl sono d'accordo con te: il comunismo può assomigliare al fascismo perché sono entrambi delle dittature.Però il fascismo si differenzia molto dal comunismo in quanto ad ideologia e al concetto della "razza".Penso ke i comunisti non si sarebbero MAI alleati con Hitler e non avrebbero MAI concepito la sistematica distruzione degli ebrei. Non voglio dire ke i comunisti siano dei "santi" ma la loro ideologia si è sempre basata sull'uguaglianza e la giustizia, anke se poi devo ammettere ke si sono verificati dei terribili errori. Comunque non cambierei mai Togliatti con Starace.

Francesco ha detto...

Veramente ci fu, se non un'alleanza, un famoso accordo fra Hitler e Stalin per il controllo della Polonia. Inoltre, gli ebrei furono perseguitati forse più in URSS che in Germania, dove si stima ne siano morti circa 5 milioni. Anche il Nazismo, a parole, voleva Giustizia e Libertà. Non vedo la minima differenza sostanziale fra i due fenomeni se non quella (in realtà puramente 'di bandiera') del culto della supremazia razziale da una parte e quella della classe operaia dall'altra. Ricordiamoci che nei gulag comunisti sono morte forse 30 milioni di persone, secondo le stime più recenti.

Federico Zuliani ha detto...

Più di 100 milioni i morti fatti dai comunisti nel Mondo. Roba da far impallidire le drammatiche cifre naziste. Di quei 100, un milione erano ebrei. E l'URSS comunista, come ricordato da Francesco, aveva un patto con la Germania nazista, noto come Patto Ribbentrop-Molotov, dal nome dei rispettivi Ministri degli Esteri. Ah, meramente x la cronaca: i comunisti sono gli unici a non aver preso il potere democraticamente. Tanto il Partito Fascista quanto quello Nazista furono SCELLERATAMENTE votati dal popolo sovrano... Se valessero questi parametri, qualcuno potrebbe dire che il nazi-fascismo fu meno peggio del comunismo. Per cui, queste classifiche, evitiamole...l'ideologia è un brutto male, mette il prosciutto davanti agli occhi della gente, invece che fra due belle fette di pane... :)

Francesco ha detto...

Sottoscrivo in pieno...

Anonimo ha detto...

Sinceramente avrei preferito commenti di tono diverso ad un articolo sul Giorno della Memoria, ma... Uomini come l'ebreo e comunista Umberto Terracini, presidente dell'Assemblea Costituente ed in quanto tale firmatario della Costituzione rebubblicana (che vorrei fosse sostituita da una veramente liberale, ma che ci ha permesso, comunque, un regime di relativa libertà), sono per me il simbolo della resistenza che ha continuato la sua azione partigiana e liberatrice anche nel dopoguerra. Qualunque liberale non può che apprezzare il fatto che Terracini, da uomo libero criticò innumerevoli volte ed anche frontalmente le decisioni del comitato centrale del PCI. Solo a titolo eseplificativo: nel 1924 fu contrario, a seguito dell'assassinio Matteotti, alla svolta dell'Aventino, nel 1939 criticò l'alleanza tra Hitler e Stalin (fu per questo sospeso dal partito), negli anni '70 fu contrario al compromesso storico, fu anche favorevole ad una politica più vicina alle posizioni di israeliane e fu sempre contrario all'obbligo di iscrizione nell'ordine dei giornalisti (legge fascista) dei direttori di testata. Allearsi ai comunisti da liberali è possibile, se i comunisti sono come Gramsci o Terracini, a mio parere. Allearsi a Togliatti o Diliberto mi sembra un po' meno morale, ma in politica bisogna sempre barcamenarsi per contrastare il peggio ed i "peggi", purtroppo, non finiscono mai!

Anonimo ha detto...

Quando parlo di comunisti mi riferisco a quelli italiani ke non hanno niente in comune col comunismo sovietico.Come scrive Maxmex, Gramsci e Terracini sono delle bellissime figure ke hanno combattuto il fascismo. Mussolini disse di Gramsci:"Dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare". I sette fratelli Cervi sono stati uccisi dai fascisti,altri comunisti sono stati eliminati dal regime di Mussolini. Anke molti comunisti italiani sono stati condotti nei campi di concentramento nazista.Molti di loro non sono più tornati perkè sterminati nei forni crematoi.Penso ke si debba avere rispetto x queste persone e anke x quelle ke hanno fatto la resistenza x mettere fine al fascismo e al nazismo. Penso ke anke Togliatti e Diliberto (pur con tutti i loro errori) sono mille volte da preferire ai gerarchi fascisti). Detto ciò condanno fermamente i crimini commessi in Russia e in Cina dai seguaci di Mao.


_________________
Sondaggio:

_________________
Link:

Libertiamo
Ismael
LaVoceDelGongoro
Chicago-Blog
Zamax
Il bosco dei 100 acri
Freewheelin'
Massimo Messina
Sara Acireale
Calamity Jane
Robinik
Tocqueville
Libertari.org
Neolib
MenoStato
Istituto Bruno Leoni
Fondazione Einaudi
Lib
UpL
Partito Radicale
LiberoPensiero
G.O.I.
Orso von Hobantal
LibertyFirst
Psicologica-mente
G.M. Ruggiero
UsemLab
Phastidio
Il Pungolo
NoiseFromAmeriKa
MoteInGodsEye
ParoleDalMioMondo
Legno storto
L'Occidentale
Mises Institute
Magna Carta
A conservative mind
BrigantiLibertari
Abr
Giovani Liberali
Camelot Destra Ideale
Orizzonte Liberale
Jinzo
Epistemes
Arcana Intellego
Italia Laica
Lexi Amberson
GermanyNews
365 di L. Lomangino

_________________
Disclaimer:

I post presenti su questo sito sono pubblicati a titolo personale dai rispettivi autori e non rispecchiano necessariamente
le idee del
Movimento Arancione