sabato 3 maggio 2008

SANTORO, SGARBI, GRILLO E TRAVAGLIO: cos'è la libertà di informazione?


SECONDA PARTE
TERZA PARTE

13 commenti:

Federico Zuliani ha detto...

Mi adeguo al linguaggio di questi signori: Travaglio è una merda e Grillo ne è il culo. Santoro è un ipocrita a cui i soldi di Berlusconi nn facevano schifo qdo lo portò a Mediaset e la Langeri è meglio che la penna con cui scrive le sue stronzate se la infili nel deretano.

Tornando ad un linguaggio più consono: quella ke fanno Santoro, Grillo e Travaglio non è libera informazione, è TERRORISMO!

Anonimo ha detto...

Bè, Sgarbi non era neanche lui proprio in forma...

Federico Zuliani ha detto...

Sgarbi era in formissima!!!

alessandro polcri ha detto...

questi signori vivono di un gioranlismo che parla di complotti, di pericoli per la società, utilizzano dati per sostenere le loro tesi da dare in pasto a un pubblico di minorati, che non sono capaci di ricercare la verità da soli, senza essere imboccati da quel o l'altro giornalista.

il loro comune denominatore é l'invidia, verso chi ha successo nel campo personale e lavorativo.

Anonimo ha detto...

Tali linguaggio e toni sono sintomo anche della mancanza di onestà, di buone idee ed esprimono di certo l'educazione di questi personaggi pubblici. La Langeri può darsi scriva stronzate, ma di certo è persona che esprima garbatamente (nel limite del possibile visto il contesto) il suo punto di vista e con intelligenza. Sono d'accordo con federico, però, quando afferma che Santoro, Grillo e Travaglio fanno terrorismo. Sgarbi riesce a rendersi insopportabile pure quando esprime qualcosa che condivido usando toni che, a mio modesto parere, dovrebbero essere condannati socialmente in un paese civile così come tra liberali, mi permetto di notare che, fino al periodo della cosiddetta prima repubblica nessuno avrebbe mai osato esprimersi come ha fatto federico sulla Langeri. Purtroppo in questo paese i personaggi pubblici di cui sopra hanno "successo nel campo personale e lavorativo" e alcuni finiscono per invidiare loro e finiscono anche, purtroppo, per prenderli a modello comportamentale. A me fanno pena, tanta pena, e continuo a notare che i liberali, specie quelli di destra, erano pochi, ormai non esistono più. Quelli che così continuano a definirsi hanno di certo subito mutazioni tali che non li si può ricondurre a nessuno dei filoni occidentali del pensiero politico.

Anonimo ha detto...

Secondo me comunque Santoro ha esercitato il diritto di cronaca trasmettendo il discorso di Grillo. La responsabilità di quei messaggi non è del cronista, ma di Grillo stesso. L'errore semmai è stato non dare diritto di replica a Veronesi e agli altri interessati.

Anonimo ha detto...

I discorsi di Grillo sono anche fin troppo trasmessi ed usati dai clan politici dell'oligarchia al potere a seconda delle varie convenienze. Se Grillo vuole far passare i suoi messaggi sulle reti televisive accetti il confronto paritario: questo dovrebbe essere l'atteggiamento del servizio pubblico, a mio modesto parere. Il "diritto di replica" in Italia è una barzelletta, purtroppo, specie con terroristi come Santoro.

Federico Zuliani ha detto...

Il mio intervento si apre con: "Mi adeguo al linguaggio di questi signori", non sono certo un emulo di Sgarbi...o meglio, nn con la sua frequenza... :)

Anonimo ha detto...

Wow, qui si parla per fini e dotti luoghi comuni! E allora mi adeguo anch'io: se è vero che Travaglio e Grillo, con Santoro a rimorchio, fanno parte dell'«Industria della Coscienza» (sono, cioè, un modo di incanalare e rendere sterile il potenziale eversivo della verità), Mimun, Mentana e l'ineffabile Bruno Vespa sono comunicatori veraci e credibili? Se chi legge e ascolta Travaglio e compagnia, e gli dà anche una briciola di credito, è "un pubblico di minorati, che non sono capaci di ricercare la verità da soli, senza essere imboccati da quel o l'altro giornalista" (alla faccia del liberalismo! complimentoni! e alla faccia anche dell'ortografia!), che cosa sono gli spettatori del Tg5, di Matrix e di Porta a Porta (quelli del Tg4 li considero parte dell'audience di Zelig)? Ma soprattutto, cosa avete a che fare voi berluscones col liberalismo di, che so, Croce ed Einaudi?

Anonimo ha detto...

Maxmex, quindi condividi le menzogne del lacchè Sgarbi su Biagi e sul suo presunto libro su Romiti? Condividi la negazione dell'editto bulgaro? Perché l'editto bulgaro c'è stato, inutile negare e tirar fuori cavilli: Berlusconi ha defenestrato Santoro, Biagi e Luttazzi. Non tiriamo fuori il fatto che Biagi è stato allontanato con un lauto indennizzo, perché gli è stato di fatto impedito di lavorare. Così è stato anche per Luttazzi. Perché Berlusconi teme così tanto il dibattito pubblico, perché non spiega come ha fatto fortuna? Non vi interessa sapere come è riuscito a far soldi?

Anonimo ha detto...

Al di la delle idee a me Travaglio ha un po stufato con il suo giornalismo dell'infamia.
Fondamentalmente "vive" di questo. Racconta verità ma non tutte in modo che chi lo ascolta o lo legge interpreti come vuole lui anche se lui non lo ha detto, l'atteggiamento aveva un po di significato qualche anno fa, ora non ha più ragione di esistere non lo vedo così particolare e originale. Come si dice "stucca" poi basta guardarlo e sentirlo parlare per definirlo un po serpeggiante.

Anonimo ha detto...

Si potrà mai giudicare tranquillamente in Italia l'operato di qualcuno (chiunque esso sia) senza che ci sia chi si alzi e dica (o scriva) "certo, ma quelli dell'altra parte non sono mica meglio!". Se poi questo non si alza neppure e rimane anonimo, che si merita come risposta? Da liberalgobettiano siciliano ritengo il non esporsi sintomo di maleducazione. Zelig, comunque, mi fa ridere, Fede non più.
Condivido la versione di Sgarbi sulla cosiddetta epurazione di Biagi essendo consapevole, ovviamente, che la RAI è in mano ai partiti innanzitutto governativi e, quindi... L'editto bulgaro è solo un piccolo esempio della lottizzazione della RAI (che non è stata inventata da Berlusconi). L'aggravante conflitto d'interessi lo noto eccome, ovviamente. Se Berlusconi ha defenestrato Santoro, Biagi e Luttazzi mi spiace solo per quest'ultimo e neppure tanto, visto che la RAI dovrebbe darmi informazione e non intrattenimento (per quanto quest'ultimo possa essere intelligente). Semmai noto che la lista si è fermata a troppi pochi nomi. Ne avrei buttati fuori di "giornalisti" dalla RAI, a cominciare da Vespa! Crediamo veramente che qualcuno ha "impedito di lavorare" a Biagi? Mi è sembrato, anzi, che ne è uscita rafforzata l'immagine, facendone un martire!
Berlusconi ha da temere le ire dei suoi stessi elettori fra qualche anno! Ha fatto "fortuna" grazie anche al compagno Craxi. Di socialisti che sbagliano è pieno il novecento!

Cervo ha detto...

"Si potrà mai giudicare tranquillamente in Italia l'operato di qualcuno (chiunque esso sia) senza che ci sia chi si alzi e dica (o scriva) "certo, ma quelli dell'altra parte non sono mica meglio!"."

Certo che si può. Il problema è che se tutte le TV e i giornali parlassero delle cose di cui parla Travaglio e magari ne parlassero meglio (perchè si può) o parlassero di quelle e anche di altre, l'industria di Travaglio non esisterebbe. Finchè l'alternativa a Travaglio e Santoro sono Mentana, Fede, Riotta, Vespa, etc. ecco che si creano automaticamente quegli altri. Stessa cosa per Grillo.
Di Grillo l'Italia ha bisogno perchè altrimenti di certi discorsi che bisogna affrontare la gente non ne parla nemmeno al livello (basso) al quale ne discute Grillo.
Volete eliminare Grillo? Sono d'accordo: trattate quegli argomenti (e quelli che non tratta nemmeno lui) mattina e sera in TV e Grillo torna a pubblicizzare yogurt.

I "confronti paritari" fanno un pò ridere. Non nascondiamoci dietro ad un dito: i candidati premier non si sono degnati nemmeno di farne UNO durante la campagna elettorale.


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