martedì 24 marzo 2009

GIONATA PACOR: L'ALTRA META' DEL CIELO

Gionata Pacor è uno dei principali protagonisti di quello che potremmo definire genericamente il mondo dell’attivismo liberale. Promotore di iniziative web come “NeoLib” e “LiberalInRete”, è stato in prima linea nella formazione dei Riformatori Liberali e, più recentemente, nel tentativo di ridare forza e dignità al Partito Liberale Italiano, risorto da qualche anno per iniziativa di vari gruppi nati dalla diaspora post-Tangentopoli. In questa intervista, Gionata ci spiega il suo liberalismo, dice la sua su diverse iniziative di stampo liberale e ci illustra i suoi progetti futuri, sempre orientati ad un obiettivo chiaro e preciso: liberalizzare l’Italia.

Prima di tutto: cosa significa, per te, essere liberale?

Per me essere liberale significa cercare di conquistare nuove libertà per gli individui e di difendere quelle di cui gli individui attualmente godono. Ciò vale per le libertà politiche, per quelle civili, per quelle economiche e per i diritti umani. Da quando ho letto un aforisma di Oriana Fallaci questa per me è diventata una missione: "la libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere".
Penso che i peggiori nemici della libertà individuale siano lo Stato e la classe politica, che si arrogano il potere di limitare le scelte individuali e sottraggono agli individui ingenti quote dei loro guadagni, con la presunzione di spenderli meglio di loro, magari in nome di un "interesse generale" che i politici ritengono di conoscere meglio degli altri.
Nel nostro piccolo possiamo fare molte cose per "lottare per la libertà": fare informazione liberale o diffondere la cultura liberale, scrivere su giornali, blog, siti, collaborare con think tank, con associazioni della società civile o con i partiti in senso stretto, cercando di portare dei politici e degli amministratori liberali nelle istituzioni e nelle amministrazioni e diventando noi stessi amministratori e governanti con il fine di limitare il potere dello Stato sulle vite e sulle tasche degli individui.

A proposito di quest'ultimo punto, parlaci della realtà NeoLib.

NeoLib è un'iniziativa nata un paio di anni fa con il fine di raggruppare (a partire dal mondo dei blog) delle forze liberali, liberiste e libertarie, in uno scenario in cui i partiti unici (PD e PDL) non erano ancora all'orizzonte. Poi man mano che gli scenari politici in Italia cambiavano le tattiche e i progetti si adattavano: dapprima si lavorava per un soggetto politico liberale nel centrodestra, poi per una componente liberale del PDL che possa avere voce in capitolo, partecipando alle attività dei Riformatori Liberali, poi lavorando ad un progetto di network liberale, infine, visto il PDL che si sta prospettando, di nuovo al di fuori di esso. Questo "navigare a vista" nella ricerca di spazi dove poter fare politica liberale è dovuto al fatto che gli scenari politici in Italia per noi sono dati: basta che Berlusconi faccia un annuncio dal predellino di una Mercedes per cambiare tutto il panorama politico. Ma se la tattica e gli strumenti con cui fare politica cambiano, l'obbiettivo è sempre quello: fare politica liberale e liberista, e farla possibilmente con il centrodestra.

E' per questa "deriva predellina" che tu ed altri protagonisti della scena liberale italiana, come Arturo Diaconale e Marco Taradash, avete deciso di impegnarvi nel ritrovato PLI?

Il problema non stava nella nascita del PDL, che anzi abbiamo auspicato, ma nel modo in cui questo nasceva: una piramide a rovescio, dove non è la base a eleggere i vertici, ma è il vertice a nominare la base. Noi abbiamo auspicato delle primarie vere (non delle farse come quelle del PD) e ci sono stati proposti i gazebo, nei quali anche i delegati al congresso (che avranno solo il compito di applaudire l'incoronazione di Berlusconi) sono stati cooptati.
Abbiamo allora deciso di cercare uno spazio in cui fare politica liberale e credevamo di averlo individuato nel PLI: quel partito stava andando a congresso e una parte della dirigenza del partito aveva chiesto ad Arturo Diaconale di candidarsi alla segreteria. Abbiamo allora deciso di appoggiare la sua candidatura. Il PLI però si è dimostrato chiuso all'innovazione, ha usato tutti i mezzi e i trucchi possibili per ostacolare un rinnovamento e un rilancio del partito ed ha optato per la continuità, ossia una classe dirigente da prima repubblica e per l'inazione nel panorama politico.

Visto che siamo entrati in tema PLI, che mi dici del "Progetto 300" lanciato da Maffei, neo-nominato leader nazionale dei giovani del Partito Liberale?

Se la confronto con le realtà che ho potuto vedere in giro per l'Europa, è un progetto alquanto curioso. In Germania i giovani liberali scelgono democraticamente i loro rappresentanti che poi verranno inseriti nelle liste bloccate democraticamente elette ed entrano democraticamente nei parlamenti regionali, nel parlamento federale ed anche nel parlamento Europeo (dove Alexander Alvaro, parlamentare europeo in carica sarà di nuovo candidato in rappresentanza del movimento giovanile). In Italia si pensa di prendere 300 giovani come se fossero dei polli di allevamento e di "costruire la classe dirigente di domani". Intanto ai gruppi giovanili che si stavano formando spontaneamente hanno messo d'ufficio un "controllore". Un concetto di democrazia un po' bizzarro.

E dell'iniziativa "Libertiamo", promossa dai Riformatori Liberali (dei quali facevi parte anche tu) che ne pensi?

In Italia la libertà individuale è sinonimo di egoismo, e la libertà economica è sinonimo di sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Questa visione della libertà porta gli italiani a rinunciare alla libertà individuale a favore dello Stato che, come nella visione hobbesiana del Leviatano, si assume il compito di portare ordine nella società. Questo fa degli italiani un popolo di sudditi e non di cittadini. Per cercare di ribaltare questa cultura e questa concezione della libertà sono quindi indispensabili delle iniziative culturali e d'opinione come Libertiamo. L'unico appunto che si può fare è che queste sono delle iniziative elitarie, che cercano di avere dei lettori e del consenso, ma non si preoccupano abbastanza di avere degli elettori e tanto meno dei militanti. Non si può fare tutti gli intellettuali, ed io guardo piuttosto agli strumenti della politica che comportano l'organizzazione dei liberali sul territorio, perché per fare politica liberale, oltre a diffondere gli aspetti culturali, si deve prima o poi puntare ad amministrare, a governare e a legiferare in modo liberale. Sono le leggi che regolano le nostre libertà, non i saggi o i convegni.

L'approdo al PLI è stata una delusione, i "300" e "Libertiamo" non ti convincono. Quali sono, allora, i tuoi prossimi progetti per far vivere attivamente - e non solo tramite in convegni - l'area liberale?

Devo fare un distinguo tra il PLI e "i 300" da una parte e Libertiamo dall'altra: quest'ultimo è un progetto che seguirò con attenzione e con interesse, solo che non offre, come del resto i Riformatori Liberali non hanno offerto, delle modalità di partecipazione finalizzata al radicamento sul territorio. Quello che manca è il "contiamoci per contare", ma la qualità del progetto Libertiamo è fuori discussione.
Per contarci e per cercare di contare pensiamo di organizzarci con delle strutture regionali, sfruttando le esperienze accumulate in questi anni nei vari soggetti politici in Italia, in Germania e in Europa, e replicando il modello di www.abruzzoliberale.it di Alessio Di Carlo, che nel suo piccolo ci ha dato molte soddisfazioni. L'idea è quella della glocalizzazione: agire sul territorio (localizzazione) ma senza perdere di vista il quadro globale, ossia la politica nazionale e magari anche la politica europea ed internazionale. Abbiamo le risorse umane ed il know how per avviare questo discorso in molte regioni, anche in vista delle elezioni regionali del prossimo anno.

Bene, Gionata. Grazie per la tua onestà e chiarezza, ed in bocca al lupo per i tuoi progetti futuri. Nella speranza che si riesca finalmente a "liberalizzare" l'Italia.

2 commenti:

Federico Zuliani ha detto...

Ringrazio Gionata per la disponibilità dimostrata per l'esaustività delle sue risposte. Grazie!

download ha detto...

hola


_________________
Sondaggio:

_________________
Link:

Libertiamo
Ismael
LaVoceDelGongoro
Chicago-Blog
Zamax
Il bosco dei 100 acri
Freewheelin'
Massimo Messina
Sara Acireale
Calamity Jane
Robinik
Tocqueville
Libertari.org
Neolib
MenoStato
Istituto Bruno Leoni
Fondazione Einaudi
Lib
UpL
Partito Radicale
LiberoPensiero
G.O.I.
Orso von Hobantal
LibertyFirst
Psicologica-mente
G.M. Ruggiero
UsemLab
Phastidio
Il Pungolo
NoiseFromAmeriKa
MoteInGodsEye
ParoleDalMioMondo
Legno storto
L'Occidentale
Mises Institute
Magna Carta
A conservative mind
BrigantiLibertari
Abr
Giovani Liberali
Camelot Destra Ideale
Orizzonte Liberale
Jinzo
Epistemes
Arcana Intellego
Italia Laica
Lexi Amberson
GermanyNews
365 di L. Lomangino

_________________
Disclaimer:

I post presenti su questo sito sono pubblicati a titolo personale dai rispettivi autori e non rispecchiano necessariamente
le idee del
Movimento Arancione