Sinceramente riesco poco ad interessarmi ai fatti di cronaca e credo che il crescente spazio che ad essi viene dedicato dai mezzi di comunicazione di massa in Italia più che essere sintomo del fatto che tali fatti siano sempre maggiori e più crudeli sia sintomo dell'imbarbarimento dei mass media e ciò può essere ben visto nel quadro della deriva di quelle che dovrebbero essere le istituzioni, specialmente in un paese in cui vi sono ben tre canali televisivi (contando solo quelli analogici) di stato e le altre reti nazionali più viste sono proprietà del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Tra i fatti di cronaca, comunque, ce ne sono alcuni che (per la loro crudeltà, per il fatto che riguardano i rapporti interetnici, per il fatto che riguardano i più deboli, i più indifesi o, comunque, parti sociali ancora discriminate), a mio modesto parere, debbono avere rilievo e diffusione nazionale e non solo nazionale.
I programmi televisivi nazionali, ormai, non fanno altro che riportare quotidianamente gli stupri compiuti da stranieri, per la stragrande maggioranza rumeni, che hanno per vittime le "nostre" donne, enfatizzando quando le vittime di tali stupri sono ragazzine. Ecco come far crescere l'odio verso i rumeni. Mi pare evidente che tutto ciò sia pilotato, specialmente se gli stessi mezzi di comunicazione dimenticano di riferirci i fatti di violenza contro le donne ed i minori compiuti dagli italiani e subiti da vittime straniere.
Niscemi (comune in provincia di Caltanissetta) ha dedicato l'8 marzo a Lorena Cultraro, ragazzina incinta violentata ed uccisa da tre suoi coetanei compaesani. Io dedico queste mie parole oggi alle violenze compiute da miei concittadini italiani verso donne e minorenni provenienti da altre nazioni.
Chi conosce Alessandro Riccardi e Raffaele Caposiena, ad esempio? Sono due italiani assassini di straniere. Sono rei confessi. L’odontoiatra di Fano Raffaele Caposiena a fine agosto 2008 ammazzò a martellate Sofia Varela Freire, 22 anni, sua compagna, di origine ecuadoriana. Alessandro Riccardi, invece, nel maggio 2007 a San Paolo Belsito, nel nolano, ammazzò a colpi di pistola Karolina, una bambina polacca di cinque anni!
Cercate notizie su internet, leggete i giornali, guardate le televisioni, ascoltate le radio, vi assicuro che nulla o quasi di più di ciò che ho appena scritto potrete sapere di questi casi, della condizione processuale degli imputati, delle motivazioni psicologiche che li hanno condotti a tali atrici delitti, di come vedano gli italiani i parenti e gli amici delle vittime.
Degli stupri compiuti da rumeni, però, i mass media non ci fanno mancare nulla, neppure ciò che mai, per dignità prima che per deontologia professionale, un giornalista dovrebbe indagare, tipo perseguitare di notte una vittima che non vuole parlare ed insistere chiedendole per strada come si sentiva dopo ciò che aveva subito: questo ci ha regalato il nuovo conduttore di Matrix (ridateci Mentana!).
Tra i fatti di cronaca, comunque, ce ne sono alcuni che (per la loro crudeltà, per il fatto che riguardano i rapporti interetnici, per il fatto che riguardano i più deboli, i più indifesi o, comunque, parti sociali ancora discriminate), a mio modesto parere, debbono avere rilievo e diffusione nazionale e non solo nazionale.
I programmi televisivi nazionali, ormai, non fanno altro che riportare quotidianamente gli stupri compiuti da stranieri, per la stragrande maggioranza rumeni, che hanno per vittime le "nostre" donne, enfatizzando quando le vittime di tali stupri sono ragazzine. Ecco come far crescere l'odio verso i rumeni. Mi pare evidente che tutto ciò sia pilotato, specialmente se gli stessi mezzi di comunicazione dimenticano di riferirci i fatti di violenza contro le donne ed i minori compiuti dagli italiani e subiti da vittime straniere.
Niscemi (comune in provincia di Caltanissetta) ha dedicato l'8 marzo a Lorena Cultraro, ragazzina incinta violentata ed uccisa da tre suoi coetanei compaesani. Io dedico queste mie parole oggi alle violenze compiute da miei concittadini italiani verso donne e minorenni provenienti da altre nazioni.
Chi conosce Alessandro Riccardi e Raffaele Caposiena, ad esempio? Sono due italiani assassini di straniere. Sono rei confessi. L’odontoiatra di Fano Raffaele Caposiena a fine agosto 2008 ammazzò a martellate Sofia Varela Freire, 22 anni, sua compagna, di origine ecuadoriana. Alessandro Riccardi, invece, nel maggio 2007 a San Paolo Belsito, nel nolano, ammazzò a colpi di pistola Karolina, una bambina polacca di cinque anni!
Cercate notizie su internet, leggete i giornali, guardate le televisioni, ascoltate le radio, vi assicuro che nulla o quasi di più di ciò che ho appena scritto potrete sapere di questi casi, della condizione processuale degli imputati, delle motivazioni psicologiche che li hanno condotti a tali atrici delitti, di come vedano gli italiani i parenti e gli amici delle vittime.
Degli stupri compiuti da rumeni, però, i mass media non ci fanno mancare nulla, neppure ciò che mai, per dignità prima che per deontologia professionale, un giornalista dovrebbe indagare, tipo perseguitare di notte una vittima che non vuole parlare ed insistere chiedendole per strada come si sentiva dopo ciò che aveva subito: questo ci ha regalato il nuovo conduttore di Matrix (ridateci Mentana!).
6 commenti:
Non mi pare che i media seguano solo i crimini commessi da stranieri. Semplicemente, credo che siano più frequenti, tutto qui. Ho un amico carabiniere che me lo conferma. La maggior parte del tempo le forze dell'ordine sono impegnate con stranieri (clandestini e non). Non si può negare che ci sia una correlazione tra la questione sicurezza e quella dell'immigrazione, mi pare.
I mass media ci bombardano con notizie riguardanti "crimini commessi da stranieri" e credo facciano bene in questo. Sono più frequenti in rapporto alla loro consistenza numerica e/o pure in valore assoluto? Forse. Io ho una persona a me molto cara che è giudice e da ciò che mi racconta la frequenza di reati compiuti da stranieri è tanta. Poi, però, la maggior parte dei casi di cui mi parla è fatta di vendita di abbigliamenti ed accessori da abbigliamenti contraffatti o da arabi che danno "false" generalità, perché se un arabo (nordafricano) dice di chiamarsi Mohamed e nel documento c'è scritto Mohamad per le forze dell'ordine solitamente è dare false generalità e nessuno le ha formate in maniera che sappiano che i più ignoranti tra gli immigrati di lingua araba conoscono solo l'alfabeto arabo (e non è detto neppure che lo conoscano bene) e le modalità con le quali traslitterare da un alfabeto ad un altro sono diverse tra gli esperti dello studio delle lingue, immaginiamoci tra la gente comune o,
...se poi ci mettiamo che masse di persone quotidianamente vogliono entrare e finiscono per entrare in Italia fregandosene dei nostri divieti nazionali mi pare inevitabile che le forze dell'ordine e la "giustizia" debbano occuparsi dell'immigrazione, specialmente quella clandestina, e così i mass media. Liberalizzare l'immigrazione, con l'unico obbligo di identificazione e raccolta di tutti i dati riguardanti l'immigrato (comprese impronte digitali e scannerizzazione della retina), razionalizzare ed informatizzare sempre più il lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura credo ci permetterebbe di vivere socialmente meglio l'immigrazione. Ciò, ovviamente, dovrebbe essere fatto, come ormai ogni politica che si rispetti, a livello transnazionale, almeno a livello europeo, poiché non intendo di certo fare dell'Italia il paese dei balocchi.
Vuoi farmi credere che i reati commessi da stranieri consistono in larga parte in errori di scrittura del loro nome? E che le forze dell'ordine incappano nello stesso errore tutte le volte, e trascinano in tribunale dei poveracci senza che gli venga in mente di provare a scrivere in modo diverso il loro nome sul computer? E che nemmeno ai loro avvocati questa cosa passa per la testa? Scusa ma mi pare che tu tradisca una visione ideologica e buonista, insomma poco equilibrata.
Non penso che i crimini commessi dagli stranieri sono più frequenti, penso comunque che la violenza sulle donne e lo stupro (non importa se commesso da stranieri o da italiani) debba essere considerato un CRIMINE contro l'umanità. La donna che ha subito lo stupro e la violenza rimane segnata per tutta la vita e quindi allo stupratore deve essere inflitta una pena severissima.Le violenze sono una cosa abominevole e non hanno nazionalità.Bisogna anche dire che la maggior parte delle violenze vengono subite in famiglia da parte dei parenti più stretti e sono quelle di cui si parla meno.Spero che l'attuale governo si muova nel modo giusto per varare delle leggi molto rigide per punire gli autori di tali misfatti.
Ho scritto che "i reati commessi da stranieri consistono in larga parte in errori di scrittura del loro nome"? Le "forze dell'ordine incappano nello stesso errore" spesso e "trascinano in tribunale dei poveracci" eccome. A quali avvocati ti riferisci? Quelli d'ufficio? L'avvocato d'ufficio se è capace e volenteroso può far qualcosa quando già il processo è in corso ed i tribunali si intasano anche per questi casi praticamente di reati inesistenti.
I "crimini commessi dagli stranieri" forse sono più frequenti, ma forse dipende anche dalle incapacità nostre: culturali e di legge. Non credo serva a qualcosa inasprire le pene. Credo che il sistema penale debba essere rivisto nelle sue fondamenta: introdurrei forme di lavoro forzato e retribuito per i condannati ed in caso di rifiuto non dovrebbero neppure avere diritto al vitto. Verissimo "che la maggior parte delle violenze vengono subite in famiglia da parte dei parenti più stretti e sono quelle di cui si parla meno".
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